E invece eccolo lì, al cancello, fermo ad aspettare di poter raggiungere l’ovile e di potersi così finalmente ricongiungere al gregge; gli vado ad aprire, e lui, zoppicando, si incammina pian piano: a momenti non poggia la zampa, ma , nel complesso, se la cava più che bene: onestamente non ci avrei scommesso un soldo. Ci incamminiamo verso la stalla, le pecore ci hanno sentito e chiamano, vogliono uscire, ma stamani il loro belare è un po’ diverso…
Quando apro la porta so già cosa troverò,  e infatti due agnellini, fra le zampe della loro mamma, mi danno un bellissimo buongiorno!
Passiamo la domenica in stalla, facendo ben attenzione che gli agnellini riescano a poppare il latte dalla loro mamma: i primissimi giorni di vita sono fondamentali per la loro  degli agnellini; infatti nelle prime 24 h, tramite il latte materno, i neonati ricevono tutti gli elementi necessari per sviluppare le difese immunitarie. Poichè il primissimo legame che si stabilisce subito dopo il parto fra la pecora madre e l’agnello è di tipo olfattivo (vuol dire che la ,mamma riconosce il figlio dall’odore), è importante che questo legame abbia modo di svilupparsi, infatti la mamma darà il suo latte solo agli agnelli che riconoscerà come propri figli.
Mandiamo il resto del gregge al pascolo, e mettiamo la neomamma in un piccolo box che abbiamo allestito con due bancali in stalla, affinchè, separata dal gregge, abbia modo di stabilire il contatto con i propri figli, poi proviamo ad aiutarli a trovare la mammella della mamma; bastano pochi minuti, il tempo di sentire il sapore del latte e di capire “come si fa”, e li vediamo poppare che è un piacere. La mamma, nel frattempo, li stimola leccandoli e chiamandoli in continuazione.
Dall’altra parte della stalla, la Bianchina, anche lei in procinto di diventare mamma da un giorno all’altro, continua, con la sua aria placida e beata, a ruminare  il fieno.